
Nei prossimi anni le reti di diffusione terrestre in banda VHF/UHF saranno oggetto di una conversione dalla modulazione analogica alla modulazione digitale, in tutti i paesi europei.
Queste reti utilizzeranno lo standard DVB-T (Digital Video Broadcasting-Terrestrial) in parallelo ad analoghe reti sviluppate per le trasmissioni via satellite (DVB-S) e via cavo (DVB-C), garantendo interoperabilità e compatibilità di contenuti.

I vantaggi offerti da questa trasformazione possono essere così sintetizzati:
• Un maggiore grado di efficienza nell’utilizzo delle canalizzazioni attualmente disponibili che potrà comportare un aumento dei programmi a disposizione.
• Una qualità di trasmissione migliore, ottenuta con una riduzione della potenza trasmessa dai ripetitori.
• L’eliminazione di disturbi iso-frequenziali che consentiranno di garantire una migliore copertura per gli utenti mobili, grazie al riuso delle frequenze.
• La disponibilità di servizi multimediali ad alta velocità per l’utente finale.

Un sistema di diffusione DVB-T è strutturato su diversi livelli di rete:
• Reti di contribuzione: realizzano la connessione tra i centri di produzione locali ed i centri di produzione di palinsesti livello nazionale.
• Reti di trasporto e distribuzione: realizzano la connessione tra un centro di produzione nazionale e la gerarchia di stazioni territoriali.
• Reti di diffusione: realizzano capillarmente la trasmissione del segnale in banda VHF/UHF, rivolto all’utente finale.
La
nostra Azienda, dopo una profonda esperienza nei sistemi analogici, ha svolto un ruolo chiave nella installazione dei primi sistemi DVB-T, completando un percorso di profonda crescita, svolto in collaborazione con i principali attori a livello nazionale del panorama televisivo.